Cotto per posa in esterno: eleganza e durabilità per spazi all’aperto. Contattaci per maggiori informazioni e dettagli sui prodotti presenti nello store.
Descrizione Cotto per Posa in Esterno
Il cotto per posa in esterno è una scelta classica e raffinata per pavimentazioni e rivestimenti outdoor, coniugando bellezza senza tempo e resistenza alle condizioni atmosferiche. Realizzato artigianalmente con materiali di alta qualità, il cotto è perfetto per giardini, terrazzi, porticati e vialetti, aggiungendo un tocco di calore e tradizione agli spazi esterni. La sua superficie naturale, resistente e antiscivolo lo rende una soluzione ideale per chi cerca un pavimento pratico, sicuro ed esteticamente accattivante.
Caratteristiche Cotto per Posa in Esterno
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Materiale: realizzato in cotto naturale, resistente agli agenti atmosferici e ai cambiamenti di temperatura.
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Finitura: superficie antiscivolo e leggermente porosa, che conserva l’aspetto rustico tipico del cotto.
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Resistenza: progettato per durare nel tempo, non si deteriora con l’esposizione al sole, alla pioggia o al gelo.
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Colore: disponibile nelle tonalità calde tipiche del cotto, come rosso, arancio e sfumature terrose, per un’armonia naturale con l’ambiente circostante.
Utilizzi e Applicazioni Cotto per Posa in Esterno
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Pavimentazioni esterne: ideale per giardini, terrazze, balconi, camminamenti e aree relax all’aperto.
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Rivestimenti di porticati e gazebo: perfetto per creare un’atmosfera accogliente e tradizionale.
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Aree residenziali e commerciali: adatto per ingressi, cortili, piscine e spazi commerciali che richiedono pavimentazioni durevoli ed eleganti.
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Progetti di ristrutturazione: utilizzabile per mantenere l’aspetto storico di edifici antichi o per aggiungere un tocco rustico a spazi moderni.
Vantaggi Cotto per Posa in Esterno
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Durata e resistenza: progettato per resistere all’usura, agli sbalzi termici e agli agenti atmosferici, garantendo una lunga durata nel tempo.
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Estetica intramontabile: il cotto dona un aspetto caldo e naturale a qualsiasi ambiente esterno, integrandosi perfettamente con giardini e paesaggi.
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Sicurezza: la superficie antiscivolo lo rende ideale per aree esterne anche in condizioni di umidità.
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Facilità di manutenzione: richiede interventi minimi di pulizia e manutenzione, mantenendo inalterata la sua bellezza.
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Sostenibilità: prodotto naturale ed ecocompatibile, perfetto per progetti di bioedilizia e architettura sostenibile.
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Versatilità: grazie alla sua adattabilità, è perfetto sia per progetti di nuova costruzione che per ristrutturazioni.
Il nostro cotto per posa in esterno rappresenta la soluzione ideale per chi desidera una pavimentazione elegante, resistente e in grado di valorizzare gli spazi outdoor. Un’opzione versatile e di qualità che combina tradizione e modernità, garantendo sempre risultati di grande impatto visivo e funzionale.
Storia del Cotto per Posa in Esterno
Il cotto è così antico che ha accompagnato la storia dell'uomo sin dagli albori arrivando fino ai nostri giorni pressoché immutato nella geometria e subendo una lenta evoluzione tecnologica. Le prime tracce di costruzioni in mattone crudo plasmato a mano ed essiccato al sole risalgono al VI millennio a.C. ed al IV quelle di mattoni crudi costituiti in forme definite. Le ziggurat, le leggendarie torri babilonesi erano costruite in questo modo.
Presso Mosul sul fiume Tigri i viaggiatori dell'800 faticarono a riconoscere, nell'enorme montagna di terra che spiccava in pieno deserto, la ziggurat di Birs Nimrud, la cui altezza doveva superare i quaranta metri. Solo a partire dal 3000 a. C. comincia, presso le civiltà urbane del medio-oriente, il primo rudimentale sistema di cottura, quello in cumulo, in forni all'aperto, in cui i manufatti venivano posti a contatto diretto col combustibile incandescente.
A quel periodo risalgono anche le prime costruzioni tutte di mattoni cotti Dalle civiltà della Mesopotamia e dell'Antico Egitto l'uso del mattone si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo. Con i Greci, gli Italici, gli Etruschi ed i Romani l'uso d'impastare argilla e cuocerla si sviluppa e si perfeziona. I Greci ne fanno un largo impiego. Furono proprio loro ad importare l'uso del rivestimento in terra cotta nei grandi edifici sacri a partire dal VII sec. a.C.
Gli esempi di tetti monumentali si trovano in Sicilia ed in Calabria. In Italia questa tecnica si sviluppa per la scarsa disponibilità di Pietra forte e lavorabile. In realtà, all'arrivo dei Greci, già doveva esistere una considerevole cultura della Terracotta come dimostrano i reperti archeologici sparsi per i musei.
A queste civiltà si devono anche le prime fornaci vere e proprie: i forni diventano costruzioni fisse e, pur presentando forme e tipologie differenti, spesso mantengono la caratteristica funzionale di prevedere una camera del fuoco distinta da quella in cui viene accatastato il materiale da cuocere, anche se la cottura in cumulo è testimoniata fino all'età moderna .
Tutto questo per arrivare ai Romani che esaltano le prestazioni del cotto sviluppandone le tecnologie. Ed è allora che questi pavimenti e sottotetti fatti a mano, nascono per soddisfare le esigenze di quella ristretta nicchia di signori dell'epoca. Erano infatti destinati alle dimore prestigiose, al fine di impreziosire i piani Sceglierli, significa rispettare il cuore delle strutture architettoniche nel loro contesto ambientale e storico.